Dura la vita del ministro dell’Ambiente. Basta guardare l’elenco dei viaggi di Alfonso Pecoraro Scanio nella seconda metà del 2007, contenuto nelle carte inedite dell’indagine che lo riguarda, per rendersene conto. Mai un momento fermo. Sempre in giro tra Miami, Parigi, la Normandia, Saturnia, Perugia e Milano. Tutte vacanze in alberghi super lusso e mai una volta che riuscisse a saldare il conto. Forse non passerà alla storia come il ministro più abile nell’aprire le discariche, ma resterà negli annali per la capacità di farsi pagare relais e hotel a sette stelle.
I carabinieri per la tutela dell’ambiente coordinati dal colonnello Sergio De Caprio, più noto come Ultimo, l’ufficiale che ha arrestato Totò Riina, hanno annotato sette vacanze gratuite in otto mesi. Tutte offerte da Mattia Fella, un imprenditore interessato a prendere appalti per la sua agenzia di viaggi dal ministero. Gli uomini di Ultimo hanno lavorato per il pm di Potenza Henry John Woodcock, che ha accusato il ministro e Fella di corruzione: le vacanze, i voli in elicottero e le altre regalie sono state considerate come la contropartita per l’interessamento di Pecoraro Scanio in favore dell’imprenditore e dei suoi amici.