Qualche considerazione per aprire un dibattito su importanza e valori del giornalismo on-line
Un recente scritto da Lsdi ripreso dal Barbiere della Sera, molti fatti vissuti in prima persona o letti in rete, sono segni dei tempi e richiamano a una riflessione importante su quello che in senso esteso potremmo chiamare dignità del giornalismo digitale.
Il post Il giornalismo dopo internet: un mestiere al ribasso? tratto da Ldsi (Libertà di Stampa Diritto all’informazione) e poi rilanciato dal Barbiere della Sera, presenta riflessioni a partire dal libro Le journalisme après internet , del ricercatore francese Yannick Estienne, sul futuro stesso del giornalismo ai tempi della rete o per meglio dire dopo che più di 10 anni di internet di massa lo hanno rivoltato e modificato.
Nello stesso scritto si richiede una esplicita testimonianza della situazione relativa alla redazione on-line di lastampa.it di cui l’autore di queste modeste riflessioni fa parte. Di questo tema parleremo approfonditamente in altro contesto nell’attesa che gli organismi preposti concludano le loro indagini analizzando, verificando e deliberando sul passato, presente e futuro della stessa.
Il tema che merita davvero l’apertura di un dibattito a largo raggio in Italia è quello legato alla dignità intrinseca del giornalismo on-line non come forma residuale di giornalismo, ma come espressione completa del fare l’informazione.
Internet è un canale di distribuzione dove passano bit codificati digitalmente in pacchetti tcp-ip. Un modo alternativo di trasmettere e distribuire le informazioni che per le sue peculiarità sta modificando i linguaggi e i formati dell’informazione e del giornalismo. Per questo internet si è oramai qualificata come un media autonomo: un media in rete.
2 commenti su “Della dignità del giornalismo digitale”
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