Mentre qualcuno ipotizza paradossalmente che l’ e-ink, l’ inchiostro elettronico, potrà avere una diffusione decente solo “quando le macchine voleranno”, altri, come Business Week, sono più possibilisti e vedono Kindle, il lettore elettronico di Amazon, come un “convincente sostituto”, anche se “imperfetto” del giornale (vedi Lsdi, “Leggere i giornali su Kindle? Non è proprio la stessa cosa, ma…).
In un articolo sul suo ultimo numero, “Leggendo Kindle col caffè del mattino”, la rivista ricorda come il lettore elettronico di libri e giornali sia stato accolto con istintiva sfiducia da molti addetti ai lavori nel campo dell’ editoria (“per i tradizionalisti della stampa l’ idea di comprimere un giornale in uno schermo di 7,5 per 3,5 pollici fosse assolutamente irriverente”), anche se, aggiunge, ora sta facendo passi avanti.
Nell’ articolo per BusinessWeek, Arik Hesseldahl definisce Kindle, infatti, “un convincente (fair,ndr), anche se imperfetto, sostituto del quotidiano”. Hesseldahl – uno che si autodefinisce un “quotidiano-dipendente”, e a cui piace la liscia cornice dell’ oggetto – è rimasto piacevolmente sorpreso dalla sua leggibilità – commenta Liam Berkowitz su Editors Weblog -. Ma è stato meno colpito favorevolmente dalle necessarie, e noiose, procedure per ricaricarlo e dall’ alterazione della “visuale della pagina stampata”.