Si apre oggi, a Budapest il Summit annuale di Global Voices Online. Previsto l’arrivo di decine di blogger, cittadini e attivisti soprattutto dai Paesi in via di sviluppo, a confermare l’importanza di dare voce a chi non ha voce, amplificando e rilanciando le notizie spesso trascurate dai grandi media. Oltre che per incontrarsi di persona, in molti casi per la prima volta, data la virtualità su cui si fonda buona parte del lavoro di GVO.
I temi specifici affrontati nel Summit riguarderanno l’applicazione dei citizen media e degli strumenti del Web 2.0 in una varietà di situazioni, dalle campagne elettorali alle catastrofi naturali alla creazione di comunità d’intenti. Ampio spazio anche per le questioni legate alla libertà d’espressione online, a cui verrà dedicata buona parte della prima giornata dei lavori, mentre sabato 28 si parlerà proteste ed elezioni in un mondo ‘wired’ nonché di traduzioni e web multilingua.
Nel corso del Summit sarà annunciato anche il lancio ufficiale della localizzazione italiana, coordinata da Bernardo Parrella, giornalista, attivista e traduttore di testi fondamentali della cultura digitale. La versione italiana, già in rodaggio da alcune settimane, conta una decina di volontari, tra cui traduttori professionisti ed esperti di nuovi media.