Iride, la società nata dalla fusione delle due ex aziende elettriche municipalizzate Aem e Amga e controllata dai Comuni di Torino e Genova, sta valutando l’ipotesi di fusione con altre aziende energetiche dell’Emilia Romagna. Si tratta di Enìa (nata dalle ex municipalizzate di Parma, Piacenza e Reggio Emilia) e di Hera (nata dalle ex municipalizzate di Bologna, Modena, Ravenna, Ferrara, Forlì, Imola, Cesena, Rimini).
Il nuovo soggetto assumerebbe una grande valenza strategica e sarebbe in grado di competere nel mercato del nucleare. “Il nucleare” – ha spiegato l’ingegner Garbati – “è una prospettiva da prendere in considerazione. E’ giusto preoccuparsene ora, per poi prendere le decisioni del caso”. Decisioni che, ha ribadito il vicesindaco Dealessandri, saranno politiche. “La discussione è ancora aperta, anche a livello nazionale” – ha affermato il numero due di Palazzo Civico – “E non mi risulta che alcuna delle tre società abbia progetti orientati in questa direzione”.