Via Sicily News
Un blogger italiano è il primo ad essere condannato perché considerato alla stregua di stampa clandestina, perché pubblicato in barba alle normative sull’informazione, sanzionato in particolare perché la sua periodicità non è regolare. Lo storico Carlo Ruta, che cura quel blog apprezzato da molti, ha subito per questa ragione una condanna pecuniaria presso il Tribunale di Modica, lui che il suo blog AccadeinSicilia lo aveva già visto finire sull’orlo dell’oscuramento.
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Se per comprendere appieno la portata della Sentenza è necessario attenderà la sua pubblicazione, c’è chi non intende aspettare. L’idea che un blogger possa o debba rispettare formule di pubblicazione che appartengono alla legge sulla stampa, ossia ad una normativa datata, aggiornata per accogliere le pubblicazioni registrate in Tribunale e quelle che aspirano a sovvenzioni pubbliche, appare così paradossale che c’è chi si chiede se le ragioni di una condanna di questo genere siano esclusivamente di tipo tecnico.È lo stesso Ruta a suggerire altre strade. “Nel mio blog – ha affermato – io ho fatto ampie ricostruzioni, con una documentazione dettagliata e in parte inedita sul caso di Giovanni Spampinato, il giornalista, colaboratore dei quotidiani l’Ora e l’Unità che nel 1972, a soli 22 anni, fu ucciso a Ragusa mentre stava portando alla luce, in un’inchiesta su un delitto, un rilevante intreccio di affari e malavita…”. “Solo in Cina e a Cuba questo è avvenuto – ha anche dichiarato Ruta – ed è per questo che ci attiveremo tra conferenze stampa ed altre azioni affinché tutti vengano a conoscenza di questa violazione della libertà di espressione. Perché questo rappresenterebbe un precedente molto grave”.
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