Un rumoroso silenzio, rispetto all’entità delle notizie ed al pericolo sociale delle stesse, sul nuovo scandalo legato alla corruzione di diversi funzionari pubblici per sveltire le pratiche di verifica di alcuni farmaci.
In questi giorni i giornali sono impegnati a ragionare su importanti notizie come la condanna definitiva della Franzoni o altre menate.
Meglio non parlare dei rischi per la salute degli italiani: il reato contestato è “solo” di disastro colposo nei confronti della salute degli italiani. Raffaele Guariniello è considerato da molti, anche fra gli imprenditori, un rompiscatole. Meno male ce ne sono in giro di magistrati del genere.
Dall’Ansa di oggi
Disastro colposo per la messa in commercio di decine di medicinali non perfetti: è questo il secondo filone dell’inchiesta della procura di Torino sull’attività dell’Agenzia italiana per il farmaco che nei giorni scorsi ha portato a otto ordini di custodia cautelare per corruzione. Per ora, tuttavia, gli accertamenti del ministero della salute non hanno evidenziato “pericoli per la salute dei cittadini”. Tra le figure al vaglio dei magistrati spicca il direttore generale dell’Agenzia, Nello Martini, il cui nome compare nel registro degli indagati.
I prodotti – alcuni in circolazione, altri ancora in attesa di essere autorizzati – nel mirino dei pm Raffaele Guariniello, Sara Panelli e Gianfranco Colace sarebbero almeno una trentina: psicofarmaci, antibiotici, diuretici, antipertensivi, antiasmatici a base di principi attivi che, scaduti i canonici dieci anni del brevetto, dovevano essere nuovamente sperimentati con tutti i crismi, ma che sono stati proposti con modalità poco convincenti. Una serie di test, svolti di concerto con una speciale commissione istituita dal sottosegretario alla salute Ferruccio Fazio, sono stati disposti per capire se ci sono rischi per i consumatori e se, in questo caso, bisogna procedere ai sequestr