Dopo gli attacchi che sono avvenuti a inizio maggio contro Bakeca.it, si inizia a pensare a veri e propri interventi della criminalità per ricattare gli imprenditori internet. Bakeca.it è stato colpito per più volte da criminali informatici nella prima quindicina di maggio. Gli attacchi sono stati del tipo che tecnicamente si definisce Ddos o denial of service: in che cosa consiste ?
Pensate ad sistema che deve rispondere a delle chiamate: un server internet, il motore di un sito web, è schematicamente qualcosa di simile. Se il sistema riceve un carico enorme di richieste ovviamente sarà incapace di rispondere a questa montagna di chiamte e praticamente sarà costretto a collassare.
Il risultato concreto è il sostanziale blocco del servizio. Nel caso di Bakeca.it gli attacchi hanno raggiunto picchi di traffico oscillanti fra i 250Mb e i 520 mb. Una valanga di bit sparati contro un sito internet.
“Confrontandosi con amici esperti del settore della criminalità e pirateria informatica siamo arrivati alla conclusione della quale siamo convinti: l’attacco è stato sferrato da pirati informatici che hanno ricevuto uno specifico mandato ,sicuramente retribuito, da qualcuno con la precisa intenzione di danneggiarci” , racconta Paolo Geymonat, presidente e fondatore di Bakeca.it.
Avete idea di chi possano essere mandanti ed esecutori ?
“No purtroppo non lo sappiamo. Abbiamo sporto denuncia alla Polizia Postale di Torino e speriamo che lo scoprano loro, ma sarà durissima in quanto le regie delle botnet sono notoriamente pressoché impossibili da identificare. Sinceramente credo che mandanti ed esecutori avessero come scopo di intimidirci e non di distruggerci senno’ avrebbero continuato a bombardarci, senza darci tregua”.
Pensate davvero si tratti di un possibile ricatto ?
“Secondo alcuni osservatori potrebbe essere la premessa per una richiesta di denaro. una sorta di “pizzo” del terzo millennio. Spero che non si tratti di qualcosa del genere perché personalmente sono impreparato e lontano mille miglia da questo tipo di realtà”.