Tommy Smith e John Carlos alle Olimpiadi di Mexico City alzano il pugno guantato delle Pantere Nere
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(Tommy Smith n.d.b.) Nel 1968 vinse la medaglia d’oro sui 200 m nella finale olimpica di Città del Messico con il tempo di 19″83, primo uomo al mondo a scendere sotto il limite di 20″, precedendo l’australiano Peter Norman e il connazionale John Carlos. Durante la cerimonia di premiazione, Smith e Carlos diedero vita a quella che probabilmente è ricordata come la più famosa protesta della storia dei Giochi Olimpici: salirono sul podio scalzi e ascoltarono il loro inno nazionale chinando il capo e sollevando un pugno con un guanto nero, a sostegno del movimento denominato Olympic Project for Human Rights (Progetto Olimpico per i Diritti Umani).
Il gesto destò grande scalpore. Molti, a cominciare da Avery Brundage, a quei tempi presidente del CIO lo considerarono fuori luogo ritenendo che la politica dovesse rimanere estranea ai Giochi olimpici. Molti lo deprecarono, ritenendo che avrebbe messo in cattiva luce l’intera rappresentativa statunitense e recato danno alla nazione americana. Altri, invece, espressero solidarietà ai due atleti, encomiando il loro coraggio.