Dopo una lunga permanenza sotto la Mole per l’organizzazione del Piemonte Share Festival e molte altre cose Bruce Sterling riparte per Austin, o per chissà dove.
Delle decine di interviste rilasciate su Torino e dintorni da Sterling, forse la più completa e interessate è quella con Mark Vanderbeeken che trovate sul sito di Torino Capitale del design
Qualche passaggio importante
La trasformazione dal basso
Come americano, quando vedo un posto in fase di radicale cambiamento, mi domando quali siano le leve che mettono in moto il meccanismo. Di conseguenza, all’inizio, quando sono arrivato, ponevo le domande sbagliate, nel tentativo di individuare la mente alla base della trasformazione. E invece quest’ultima non viene dettata dal tecnocrate di turno, come accadrebbe negli Stati Uniti. Si tratta piuttosto di un fenomeno socio-culturale.
Città del XXI°secolo ante litteram
A Torino ho l’impressione di vivere in una città del XXI°secolo “antelitteram”. La città è in anticipo sui tempi. La sua capacità di operare unrecupero del paesaggio urbano non solo è molto avanzata, ma è anche esportabile. Potrebbe trasformarsi in un vantaggio competitivo su base regionale.
Rettilinei creativi
Nietzsche racconta di come arrivato Torino, i pensieri si schiarissero nella sua mente. Calvino ha affermato che l’impostazione rettilinea delle strade conduce ad una follia creativa: solleva la nostra mente dall’onere di memorizzare i nomi delle vie e quindi ci lascia liberi di seguire ciascuno la propria eccentricità interiore.
Lo zoccolo duro della città: altrochè bed and breakfast
In realtà gli abitanti della città sono persone molto serie, capaci, estremamente competenti, ingegneri, militari e tecnocrati. Non è verosimile che finiscano tutti a gestire bed and breakfast. Considerata
la loro natura, è più probabile invece che si inventino qualcosa.