Leggo spesso i twitter dei blogger “famosi”. Boh non so a volte mi paiono scollegati dalla realtà e dal quotidiano. Chi va al concerto un giorno si e un giorno si, chi salta da un barcamp ad un’altro, chi accompagna la moglie ai seminari, chi fa i biscotti e via così. Tutte cose piacevoli, ma mi suonano male. E’ anche per questo che il web 2.0 è così lontano dalla gente.
La domanda è sorta spontanea in varie chiacchierate con amici: “ma lavorano ?”
Certo che lavorano, anzi proprio perchè lavorano tanto la twittersfera è un momento letteralmente “scollegato” (per dirla con tue parole) da quello che è il lavoro e lo “stress quotidiano dei bit”! E allora – questo lo aggiungo io, se permetti – in twitter trovi le più belle stronzate in formato mini (140 caratteri appunto!). Seguirli, a volte, è imbarazzante: soltanto pochi usano a regola d’arte twitter, il resto praticamente tortura i followers!
Certo Kiko, ognuno è libero di usare gli strumenti che vuole, twitter compreso, ma ad un certo punto le cazzate – anche se le più belle – rimangono tali…
me lo sono spesso chiesto anch'io, specialmente quando mi dicono, indignati "ma come, non vieni all'evento XY?"…non sai quanto mi piacerebbe essere a Torino in questi giorni…semplicemente non posso. E mi ritengo fortunato anche solo per il fatto di vivere a Roma, dove un pò di queste cose fantastiche ogni tanto accadono. Buon BarCamp/Webdays :-) a