Fahrenheit Luttazzi

Illuminante parere del neo arrivato alla 7 Diego Bianchi sul geniale comportamento della 7 che ha sospeso il programma di Daniele Luttazzi per gli insulti a Ferrara.
Update: pare però che alla 7 passino un po’ troppo alle vie di fatto per essere in un paese civile.

Vabbè, neanche sono arrivato e a La7 è scoppiato il casino più imbarazzante della sua recente storia: segato il programma di Luttazzi, quello del grande ritorno in tv dall’editto bulgaro, non più per uso criminoso della tv di Stato, ma per offese al collaboratore di rete Giuliano Ferrara. Se il primo caso riguardava davvero la libertà di espressione in questo paese, il secondo sembra più un maldestro atto di nonnismo mal riuscito.


Che La7 abbia toppato è fin troppo evidente e dispiace assai (e i commenti dei suoi utenti/spettatori in tal senso sono abbastanza espliciti).
Luttazzi è quello che s’è mangiato la cacca in diretta (vabbè, era cioccolata, ma anche a Decameron non c’era nessuno immerso davvero nella vasca con Ferrara), quel tipo di satira coprofila fa parte del suo registro, Ferrara è da sempre un suo bersaglione, nulla di imprevedibile insomma, non dal momento in cui hai deciso di darti lustro ridando un pubblico televisivo all’ultimo degli esiliati noti.
Tuttavia la situazione è risultata indigesta e tirare lo sciacquone con Luttazzi dentro ha fatto sì che oggi tutti parlino di La7 come della rete di Ferrara, che Luttazzi stia risuperando mediaticamente a sinistra tutti i veri censurati del mondo e che della stanchezza della sua verve nessuno se ne occuperà più per molto.