Una serie di acciacchi nel recente passato, per ora roba tranquilla, hanno reso il bloggante assiduo frequentatore delle salle d’attesa mediche. Che sono un microcosmo profondamente educativo. Il mondo reale sta in questi posti.
Gli anziani, che ovviamente si ammalano più facilmente dei giovani, sono i frequentatori più assidui, ma poi ci sono varie tipologie di soggetti.
I chiacchieroni decidono di usare la sala d’aspetto per raccontare a tutti i minimi particolari della loro patologia e delle scelte terapeutiche del medico. Gli appassionati di lettura passano l’attesa a saccheggiare il magazzino di riviste solitamente datate e di varia tipologia presenti e a disposizione dei pazienti.
Gli esibizionisti si dilettano a raccontare a voce sguaiata al cellulare i propri affari fra gli squardi di sbieco dei presenti. I guerrieri intonano sonanti e accese discussioni su temi assortiti di politica o vita vissuta, sempre tra gli sguardi alibiti degli altri.
Il bloggante oramai ha un suo standard di comportamento autoreferenziale: portatile sulle gambe lavora con piacere isolandosi dalla fauna esterna. Occorre che si proponga alla dottoressa di mettersi un rotuter di Fon nello studio per ammazzare il tempo con la consultazione della mail o con la navigazione in rete.
il mio medico ha un wifi libero… è nel nostro quartiere, io fossi in te chiederei il cambio all’ASL :)
Purtroppo mette anche pallosissime musiche celtiche…
a me la musica celtica non eccessiva piace assai …
Purtroppo la mia medichessa non la mollo, le devo la pelle … meglio piazzarle il wifi ….