Quando uscì Tiger, nel 2005, Apple era un’azienda in ascesa, forte del carisma del suo presidente, di una linea di computer eccellenti ma un po’ indietro per prestazioni rispetto alla concorrenza, di un gadget che diventava sempre più popolare. Oggi l’iPod ha venduto oltre 110 milioni di esemplari, Jobs è sopravvissuto ad un tumore al pancreas, i Macintosh adottano i più potenti processori Intel. E al lancio del nuovo sistema operativo, Leopard, che arriva dopo Panther e Puma, Apple fa registrare un altro record in Borsa. Per le aspettative che la nuova incarnazione di Os X porta con sé, ma anche per mille altri motivi: il successo dell’iPhone, ad esempio, con cui Cupertino affronta la stagione natalizia misurandosi con colossi come Nokia e Motorola, per una famiglia di lettori multimediali appena aggiornata, per un catalogo di computer dal rapporto prezzo/prestazioni assai più favorevole che in passato.
4 commenti su “Os X Leopard: il primo test”
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Puma? Mi risulta nuovo: devo essermi perso qualche felino. Io mi ricordavo Jaguar, Panther e Tiger…
puma era l’aggiornamento dal 10.0 al 10.1 ;)
anecòico