Via Lastampa.it
Che cosa non ha funzionato? I tempi innanzitutto. Ci sono «comportamenti di superficiale valutazione se non di negligenza» nel definire le scadenze del lavoro, sostiene la commissione. Seconda nota dolente sono «i contenuti». Complessi e sottovalutati, li definisce la commissione che reputa «sorprendente l’atteggiamento del Dipartimento per l’Innovazione» di palazzo Chigi. La sorpresa che emerge dalla lettura della relazione è che la commissione contesta le accuse sulle spese eccessive. «A tutt’oggi – rileva – non risulta erogato al Raggruppamento temporaneo di imprese aggiudicatario nemmeno un euro». E la definizione di «penali» per compensare i danni dovuti a ritardi e inadempimenti «concorrono a smentire atteggiamenti di spesa allegra o ingiustificata».
Ora Rutelli minaccia la chiusura del portale. Secondo la commissione però «le prospettive future appaiono meno preoccupanti» perchè «è stato nominato un responsabile editoriale», la «gestione finale» sarà affidata all’Enit, è «in fase di avvio» il rapporto con le regioni. Costerà 21 milioni, precisa la commissione. Maurizio Crisci, direttore commerciale dell’Its che si occupa della redazione dei contenuti in un palazzo della periferia napoletana, 10 persone tra giornalisti, grafici e webmaster: «Se finora non abbiamo lavorato bene è perchè le Regioni non hanno fornito il loro contributo».