Breve racconto delle peripezie pomeridiane di una famiglia che cerca di raggiungere il Lingotto dalla stazione ferroviaria del Lingotto a Torino (non in Antartide)
Discesi alla stazione del Lingotto la cosa più semplice sarebbe stato che una avveduta sinergia fra le Ferrovie e gli enti locali allungasse il sottopassaggio verso la via Nizza per permettere ai poveri viaggiatori di raggiungere l’area dell’Oval e la parte verso il Po della città. Ma questo tristemente non è e pare che sia una idea eccessivamente geniale per il livello dei politici locali.
L’allegra famigliola quindi si incammina per andare a calcare la prestigiosa passerella del Lingotto, simbolo della Torino che cambia. Peccato che nessuno abbia pensato di mettere uno straccio di indicazione. A tentoni e rischiamdo di dover superare barriere di un paio di metri si arriva quasi miracolosamente alla base della passerella dopo essere passati a fianco di parte dei luoghi olimpici lasciati come erano due anni prima. Ovviamente l’ascensore per salire è rotto e armati di carrozzina in spalle si sale. Passato il ponte dei sospiri ferroviari torinesi ci si avvicina al Lingotto dove al solito le passerelle mobili orizzontali che conducono allo stabile principali sono rotte (come nel 90% dei casi).
A questo punto la piccola e innocente Paola esibisce un tenero “papà è rotta !” … di chiosa di un memorabile esempio di come basterebbe porsi ogni tanto nei panni dei turisti per capire come mai a Torino continuino a vedersene pochi dato che il pensare ai loro bisogni è l’ultima cosa che conta.
Qualche politico potrebbe organizzare qualche inutile convegno sul tema :-(
1 commento su “Papà è rotta !”
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