Alla Fiera dell’Innovazione di Roma parte l’esposizione degli oggetti tecnologici e delle pubblicità d’epoca del collezionista privato Massimiliano Fabrizi.
Se il personal computer è entrato in quasi tutte le nostre case e si è trasformato oramai in uno strumento indispensabile come il telefono o il frigorifero, lo dobbiamo all’intuito, alla genialità e all’impegno di persone che hanno scommesso sul progresso tecnologico e sull’evoluzione dei media.
Nessun computer moderno avrà tuttavia il fascino di uno di questi cimeli che, per quanto goffi, lenti, brutti a vedersi, difficili da usarsi, hanno consentito ad un pugno di pionieri idealisti di plasmare il futuro della società come forse nessun altro in passato ha potuto fare. I fortunati che hanno potuto vivere in prima persona quei tempi eroici non potranno non sentire, visitando la mostra, un brivido di riverenza corrergli per la spina dorsale: tutti gli altri ricordino solo che questi oggetti stanno ai moderni computer come l’aeroplano dei fratelli Wright sta allo Shuttle.