Via Tony Siino
Lo scenario in cui ci troviamo (la blogosfera italiana) è abbastanza complesso perché non c’è accordo sui requisiti minimi per definire che cosa sia un blog (e quindi procedere allo studio delle relazioni relative al campione), non conosciamo la grandezza dell’universo di riferimento (il numero complessivo dei blog italiani), siamo in presenza di dati sulle relazioni “grezzi” (i link non hanno tutti lo stesso valore e non ci sono sistemi, almeno di larga adozione, che ci diano meta-informazioni sulle motivazioni che portano a effettuarli), esistono popolazioni nascoste difficili da identificare ma non trascurabili (i blogger che non usano i feed, che non usano gli aggregatori, che usano piattaforme minoritarie, che non sono iscritti a directory come BlogItalia eppure sono letti, commentati, partecipano a cluster di discussione ecc.).