blog di Paolo Guzzanti e’ molto bello ed interessante, soprattutto perche’ il rapporto segnale/rumore e’ molto alto. I commenti come si usa in casi simili, sono moderati ed e’ possibile inviarli al moderatore solo dopo essersi registati ed aver ricevuto una password apposita su un indirizzo email funzionante. E dopo questa ferrea trafila, che evidentemente sfinisce gli eventuali oppositori, il risultato finale e’ che i commenti pubblicati ai post di Paolo Guzzanti sono tutti, praticamente tutti, di fiero appoggio al senatore ed alle sue elucubrazioni. In un clima davvero “rivoluzionario”.
Il
Bè, e chi se ne frega? La rete è libera: lui modera i commenti, e tu gli scrivi un articolo sul TUO blog per contestarne i contenuti. Quante storie.
tutto ciò fa parte della rivoluzionaria casa delle libertà. Non a caso ne sono i guerrieri, combattono l’insolenza degli oppositori moderandone le opinioni. Non fa una grinza. Peccato che, checchè dica il suo blog o suoi moderati sostenitori commentatori, google news lo smerda alla grande, e tutti hanno visto il figurone che ha fatto da vespa. Che si tengano il blog commemorativo.
@gi0vanni, la rete è libera, la proprietà intellettuale dei termini invece appartiene al genere umano. Non puoi scrivere ‘Rivoluzione Italiana’ censurando i commenti subito dopo. E’ come scrivere ‘Monte dei Paschi di Siena’ davanti a un campo ROM.
Ti dirò, non è che mi sembri una cosa poi tant strana in questo periodo!