Due post di Vittorio Zambardino riaprono il fronte della discussione sulla situazione della blogosfera italica. Dal secondo: “E oltre alle mappe,non mi piacciono le logiche oligarchiche”
Ho espresso una critica, che ribadisco, su due cose, che sono aspetti di uno stesso fenomeno: l’atteggiamento che la parte “emersa”, visibile della blogosfera italiana assume verso i giornali. E seconda cosa, l’atteggiamento che i giornali sono tentati di assumere verso queste persone. Ho in sostanza detto che non mi piace questo modo di approcciare la questione, prendendo spunto dalla questione della mappa e dell’autoreferenzialità.
Lascio in un canto la “pars destruens” del discorso e vengo al punto in positivo: io credo che sia in corso in questo paese, non un incontro tra giornali e blogger, ma l’ennesima collusione oligarghica all’italiana, secondo una modalità di cooptazione ormai ben conosciuta.
Secondo me adesso sta diventando una moda per fare accessi questa di fare polemica. Io non ci vedo nessuna autoreferenzialità nella blogosfera italiana: è normale che un gruppo di persone che si conosce da parecchio tempo faccia “comunella” più facilmente sia sul web che quando ci si incontra e magari con i nuovi arrivati ci sia meno feeling.
Sta a chi si vuole inserire riuscire a farlo come ritiene meglio e secondo me non è facendo polemica in questo modo che ci si riuscirà.
Facendo così si dà solo l’impressione all’esterno di essere un gruppo di persone un pò frivole e monotone, cosa che è controproducente per l’immagine dell’ambiente in generale perchè c’è tanto scetticismo attorno alla blogosfera nonostante i recenti successi, perchè siamo in Italia e come sempre tutto ciò che è nuovo è pieno di ombre e lati oscuri.