Due legali rappresentanti di Google sono stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa in concorso in diffamazione aggravata nell’ambito dell’inchiesta milanese, condotta dal pm Francesco Cajani. In serata, la sede di Milano, è stata sottoposta a perquisizione dalla Guardia di Finanza. Pare che il reato di cui sono accusati riguardi la normativa riguardante l’omesso controllo da parte dei direttori di testate giornalistiche sui contenuti pubblicati. Una sentenza del Tribunale di Aosta del 2006 ha equiparato la figura del titolare di un blog a quella del direttore di un giornale. I rappresentanti di Google hanno risposto di non essere in grado di controllare le immagini.