di Andrea Monti da Interlex
La vicenda della struttura di intelligence parallela che sarebbe stata messa in piedi all’interno di Telecom Italia dai vertici della sicurezza offre diversi spunti di riflessione.
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Ma nello stesso tempo questa vicenda mette in evidenza – se le responsabilità fossero accertate – che il problema del “controllare i controllori” è tutt’altro che accademico. Soprattutto perché l’unico controllore attualmente “sul mercato”, il Garante dei dati personali, tutto quello che è riuscito a fare in otto anni di attività della struttura di intelligence parallela è emettere un comunicato.