Gli italiani bocciano l’etica dei media italiani, si salva internet

Via Il Giornalaio

Si è tenuto ieri a Milano un convegno organizzato dall’Ordine dei Giornalisti della Lombardia su «il futuro del giornalismo: etica e professione». Nell’ambito dell’incontro sono stati presentati i risultati di tre indagini demoscopiche sull’etica del giornalismo effettuate intorno a giugno di quest’anno. La sintesi delle evidenze emergenti sul tema è raccolta dal grafico sottostante pubblicato da «Affari Italiani».

Ad esclusione della Rete, unico media promosso dai partecipanti al sondaggio, emerge con chiarezza un giudizio negativo relativamente all’eticità di mezzi ed attori dell’informazione e della comunicazione italiana. Ad essere clamorosamente bocciati sono la televisione, le imprese che investono in pubblicità e chi per lavoro [pubblicitari e addetti alle pr] le assiste, ma anche giornali e giornalisti ottengono un giudizio negativo.


E’ straordinario come gli addetti ai lavori, pare, si accorgano solo ora di quello che i lettori, le persone manifestano apertamente ormai da tempo. Non resta che augurarsi che siano i benefici effetti della crisi a portare non solo consapevolezza ma anche una reazione di fronte ad un problema che è cruciale per il futuro dell’informazione.

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